Stereotipi russi - Parte 3

Stereotipi di genere: l'uomo russo

Oggi parliamo degli stereotipi di genere relativi agli uomini

In Russia l'uomo è considerato il capofamiglia. Il suo ruolo principale consiste nel portare i soldi a casa, inoltre deve essere forte e abile nei lavori manuali. Dovrebbe dedicarsi ai cosiddetti hobby "virili", come caccia e pesca, oppure occuparsi del suo garage e della sua macchina. I suoi hobby lo uniscono ad altri uomini, con i quali spesso si incontra per bere una birra insieme. Gli è consentito essere poco curato, con la barba incolta e spettinato, tanto che un detto popolare russo recita: "un uomo dovrebbe essere poco più bello di una scimmia". Può fare la doccia quando ne ha voglia e tralasciare l'utilizzo di deodorante: in Russia infatti un uomo che si prende troppo cura di se stesso viene considerato strano. L'uomo russo non deve essere emotivo, non dovrebbe né piangere né lamentarsi. Allo stesso tempo deve essere gentile con le donne, aprir loro le porte, aiutarle a portare le borse pesanti e pagare sempre al ristorante. 

Essere una donna in Russia è probabilmente più difficile che essere un uomo, ma gli stereotipi di genere rendono la vita difficile a entrambi i sessi. Gli uomini sono molto stressati, il che li porta spesso a bere e ad accumulare molto nervosismo, con conseguenze spesso negative per la salute; le donne invece cercano di conservare la propria giovinezza e di adeguarsi agli altri stereotipi che la società impone a tutte loro.

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L'uomo russo ideale: Gosha (interpretato da A. Batalov), protagonista del film "Mosca non crede alle lacrime", vincitore dell'Oscar nel 1981 come miglior film in lingua straniera.