Città della Russia: Vladivostok

Vladivostok (in russo Владивосто́к) venne fondata nel 1859 dal conte Marcellus von Heidermith

Compresa subito l'importanza strategica dell'insediamento, i russi iniziarono ben presto a fortificarla. Nel 1871 venne aperta la linea telegrafica che la univa con Shanghai e Nagasaki e sempre in quell'anno venne aperto il porto, dato il trasferimento da Nikolaevsk-na-Amure del quartier generale della Flotta del Pacifico. Nove anni dopo Vladivostok ricevette lo status di città e nel 1883 adottò la tigre siberiana come suo simbolo. 

Nel 1903 la città vide finalmente l'arrivo della ferrovia Transiberiana che le permise di collegarsi con Mosca e l'Europa. Con lo scoppio della Rivoluzione russa divenne uno dei centri principali della neonata Repubblica dell'Estremo Oriente e, una volta caduta questa, del governo provvisorio del Priamurye. In seguito all'intervento in Siberia delle truppe alleate, la città venne occupata da truppe canadesi, cecoslovacche, americane, giapponesi e anche italiane. Con la presa di Vladivostok da parte dell'Armata rossa, la Guerra civile russa si poté dire conclusa. Nel 1974 Gerald Ford e Leonid Brezhnev vi firmarono gli accordi SALT (Strategic Arms Limitation Talks). 

Vladivostok è posta nell'estremità meridionale della penisola di Murav'ev-Amurskij (полуостров Муравьева-Амурского), lunga circa 30 km e larga circa 12 km. La città si affaccia sul Golfo di Pietro il Grande, all'interno della Baia Zolotoy Rog. Il punto più alto è il Monte Cholodil'nik (гора Холодильник - Frigorifero), alto 257 m. Il Monte del Nido dell'Aquila (сопка Орлиное гнездо) è comunemente ritenuto il punto più alto della città, sebbene con i suoi 199 metri (214, secondo altre fonti) sia il punto più alto dell'area meridionale della città, ma non di tutta Vladivostok. 
Nel 2012 sono stati costruiti due ponti strallati, uno che collega le due sponde della baia sulla quale si affaccia la città, l'altro invece collega la penisola Murav'ev-Amurskij con l'isola Russkij. Quest'ultimo ponte, lungo più di un km, è il più lungo ponte strallato del mondo

La linea ferroviaria collega la città a Mosca è lunga 9 302 km. In virtù del suo status di città chiusa, durante il periodo compreso tra il 1958 e il 1991 soltanto ai cittadini sovietici era consentito vivere a Vladivostok e anche per visitarla occorreva ottenere un permesso ufficiale. Prima che la città venisse chiusa, la comunità cinese e quella coreana erano considerevoli. Attualmente vi risiede una delle più grandi comunità armene della Russia orientale. 

Le principali industrie della città sono quella navale, dei cantieri e del commercio ittico. La pesca occupa i quattro quinti della produzione commerciale della città, mentre le altre produzioni di cibo ammontano all'11%. I maggiori prodotti di esportazione sono pesce, prodotti del legno, metalli ferrosi e non ferrosi, navi. Dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica molti esercizi commerciali hanno aperto in città, traendo vantaggio dalla sua posizione geografica.


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